Codice Penale art. 600 quinquies - Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (1).Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (1). [I]. Chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione a danno di minori o comunque comprendenti tale attività è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da 15.493 euro a 154.937 euro [600-sexies, 600-septies, 609-septies, 609-decies, 734-bis] (2). (1) Articolo inserito dall'art. 5 l. 3 agosto 1998, n. 269, della quale v. anche art. 14. (2) Per un'ipotesi di aumento di pena, v. art. 36 l. 5 febbraio 1992, n. 104. competenza: Trib. collegiale arresto: obbligatorio fermo: consentito custodia cuatelare in carcere: consentita, ma v. art. 275, comma 3, c.p.p. altre misure cautelari personali: consentite procedibilità: d'ufficio InquadramentoIl delitto di iniziative turistiche finalizzate allo sfruttamento della prostituzione minorile comporta una particolare anticipazione della tutela penale del bene giuridico protetto, giacché sanziona — con pena detentiva pari alle forme più gravi di prostituzione e pornografia minorile — condotte prodromiche rispetto al fenomeno della prostituzione in sé. Lo scopo della norma è quello di fare terra bruciata intorno al pedofilo, ostacolando le sue turpi attività grazie alla neutralizzazione di una condotta indubbiamente agevolativa, grazie alla quale il fruitore è messo in condizioni, con rapidità e senza rischi, di approfittare sessualmente di minori di Paesi degradati, fondando sulla povertà e sulla sostanziale tolleranza di quegli Stati. SoggettiSoggetto attivo Si tratta di reati comuni, che possono essere commessi da «chiunque» (Cass. III, n. 42053/2011, Lanna cit. ) , anche se è molto più frequente che gli autori siano agenzie o operatori turistici. MaterialitàTrattasi di norma a più fattispecie, ciascuna delle quali è reato di mera condotta (Cass. III, n.42053/2011; Lanna cit.). I viaggi organizzati o propagandati possono anche non avere un'unica finalità, potendo l'obiettivo di ottenere prestazioni sessuali da minori coesistere con quello di effettuare un viaggio a reale contenuto turistico (Fiandaca - Musco, 2013, 184). Organizzazione Deve avere ad oggetto la fruizione della prostituzione minorile. Si tratta di reato di pericolo astratto (Cass. III, n.42053/2011) perché mira a prevenire che, attraverso l'effettiva fruizione delle prestazioni sessuali del minore, si concretizzi la lesione dei beni giuridici tutelati. Deve trattarsi dell'organizzazione di uno o più viaggi, in territorio italiano o estero, a favore — o anche a favore — di terze persone, con la predisposizione di tutte le attività utili al trasferimento dell'interessato dalla residenza alla località di destinazione e, una volta ivi giunto, a prendere contatti con gli ambienti ove si esercita la prostituzione minorile (Mantovani, 2013, 480; in giurisprudenza Cass. III, n. 42053/2011, con note di Mengoni e Paesano, cit.). È stato sottolineato (Mengoni, cit.) che il delitto non è integrato dalla mera prenotazione di un volo ovvero dall'accompagnamento all'aeroporto et similia, finanche quando ciò avvenga in vista di un viaggio verso una meta nota per la prostituzione minorile di cui pure si informi genericamente il fruitore del servizio e quand'anche si sia a conoscenza dei gusti sessuali del viaggiatore. Il reato è integrato, al contrario, solo quando si forniscano a quest'ultimo elementi indispensabili per entrare in contatto con gli ambienti della prostituzione minorile (indirizzi, contatti, telefoni, etc.), sicché il soggetto, giunto in loco, non debba perdere tempo a trovare le informazioni che gli occorrono, plausibilmente viaggianti “sotto traccia” e, come tali, difficili da reperire con immediatezza. Non è configurabile il reato nel caso di organizzazione del viaggio solo per sé (Mantovani, 2013, 480; in giurisprudenza Cass. III, n. 42053/2011, con note di Mengoni e Paesano, cit.). Si è sostenuto, a questo proposito, che, per ritenere integrato il reato, occorre, quando al viaggio partecipi anche l'organizzatore, che egli non si sia limitato ad estendere le modalità organizzative pensate per sé anche ad altri o a condividere i suoi contatti, ma abbia anche curato un'organizzazione personalizzata del viaggio rispetto agli altri partecipanti. Conseguentemente dovrebbe comunque rispondere del reato l'organizzatore che si accodi ad un viaggio già organizzato solo per altri (Mengoni, cit.). Non è richiesta l'esistenza di una struttura imprenditoriale, pur essendo, nella pratica, difficile che l'organizzazione abbia luogo senza un supporto di questo tipo (Mantovani, 2013, 480, Fiandaca e Musco, 2013, 184, i quali, tuttavia, reputano necessaria la finalità di lucro, come Paesano, cit.). La propaganda Si tratta di reato-ostacolo in quanto colpisce un'azione né lesiva, né pericolosa per i beni tutelati, ma a portata induttiva, rispetto ai fruitori, a commettere reati offensivi dei beni tutelati. La propaganda deve avere due requisiti (Mantovani, 2013, 481): - la diffusione delle informazioni sui viaggi organizzati come descritto supra, a mezzo di sistemi mediatici ovvero di depliant o altre forme di comunicazione; i destinatari possono essere sia indeterminati che determinati e può trattarsi anche di un destinatario unico. - L'oggetto non deve essere genericamente la propaganda di viaggi in luoghi dove vi è facile accesso alla prostituzione minorile, ma di viaggi turistico-sessuali appositamente organizzati. Elemento psicologicoPer la consapevolezza circa l'età della p.o., cfr. sub art. 602-quater. Il dolo Il reato è punito solo a titolo di dolo. La dottrina è divisa. Da una parte, si ritiene che si tratti di reati a dolo generico, giacché la finalità di fruizione è una caratteristica intrinseca e obiettivamente verificabile del viaggio, che deve pertanto essere conosciuta ma non essere lo scopo particolare perseguito (Fiandaca - Musco, 2013, 185; Paesano, cit.). Di contro, si è sostenuto che il dolo è specifico, richiedendosi la coscienza e volontà di organizzare o di propagandare viaggi, allo scopo di assicurare ai fruitori dei servizi organizzativi o della propaganda, la prostituzione minorile (Mantovani, 2013, 482; Lanna, cit.). Consumazione e tentativoConsumazione — Organizzazione. E’ reato eventualmente abituale, nel senso che anche l’organizzazione di un solo viaggio integra la condotta sanzionata (Mantovani, 2013, 480, Cass. III, n. 42053/2011, con note di Mengoni e Paesano, cit.). Trattandosi di reato di pericolo e di mera condotta, non è necessario che il viaggio abbia luogo ovvero che il turista fruisca della prestazione sessuale di uno o più minori. È, di contro, sufficiente che l’organizzazione sia completata (Fiandaca e Musco, 2013, 185; Mantovani, 2013, 482), per cui il reato si perfeziona nel momento e nel luogo in cui sono ultimate tutte le attività ad essa funzionali — Propaganda. Anche questo è reato eventualmente abituale (Mantovani, 2013, 481) Trattandosi di reato-ostacolo e di mera condotta, non è necessario che l'organizzazione si attui ovvero, a fortiori, che il viaggio abbia luogo o che il turista fruisca della prestazione sessuale di uno o più minori. È, di contro, sufficiente che si sia verificata la propaganda, nel momento e nel luogo della quale il reato si perfeziona. Tentativo È discutibile che possa parlarsi di tentativo in senso giuridico, trattandosi di reato di pericolo — per l'organizzazione — e addirittura di reato ostacolo — per la propaganda —, pur essendo il tentativo naturalisticamente possibile, per esempio, quando la prenotazione alberghiera non abbia buon fine ovvero i minori individuati sul posto non siano disponibili, ovvero, nel caso della propaganda, a cagione del sequestro del materiale (Mantovani, 2013, 482). Secondo altri, il tentativo è strutturalmente configurabile, pur destando perplessità l'eccessiva anticipazione della tutela penale che ne discenderebbe (Fiandaca e Musco, 2013, 185). Unicità o pluralità di reatiL'organizzazione di più viaggi Trattandosi di reato eventualmente abituale, se basta un solo episodio per ritenere integrato il reato, la realizzazione di più condotte del medesimo tipo integra comunque un reato unico (Mantovani, 2013, 480). Rapporto tra le diverse fattispecie Trattandosi di norma a più fattispecie, la realizzazione di entrambe le condotte — l'organizzazione e la propaganda — integra la commissione di un unico reato (Mantovani, 2013, 481). Concorso di personeL'organizzatore non risponde del reato di cui si macchia il turista sessuale allorché intrattiene il rapporto con il minore (Mantovani, 2013, 480), ciò sia per quanto attiene al reato di cui all'art. 609-quater, sia per quanto attiene a quello di cui all'art. 600-bis co. 2 (Fiandaca e Musco, 2013, 183). Il turista risponderà dei reati sessuali che commette, ma non di concorso nella condotta organizzativa ex art. 600-quinquies dell'agente, trattandosi di reato plurisoggettivo improprio (Mantovani, 2013, 483); ne consegue che, qualora aderisca al viaggio, ma poi scelga di non fruire di prestazioni sessuali di minori, non subirà alcuna conseguenza penale (Mengoni e Paesano, cit.) Circostanzea) Circostanze aggravanti sono disciplinate dall'art. 602 ter, al cui commento si rinvia. b) Per una circ. attenuante speciale, si rimanda all'art. 600 septies.1. Rapporti con altri reatiRispetto al reato di favoreggiamento della prostituzione minorile (art. 600-bis co. 1 n. 2) ovvero al reato di distribuzione o divulgazione di notizie utili all'adescamento di cui (art. 600-ter co. 3 seconda parte). Coloro che, in vista di un viaggio, si limitino a scambiarsi informazioni facilitanti gli incontri sessuali con minorenni del luogo non commettono il reato di cui all'art. 600-quinquies per carenza dell'elemento organizzativo, ma, ricorrendone i presupposti, possono rispondere di favoreggiamento della prostituzione minorile ovvero, quando le informazioni siano di carattere generico, del reato di cui all'art. 600-ter co. 3 seconda parte (Cass. III, n. 42053/2011 con nota di Paesano, cit.). Concorso di reatiCon il reato di cui all'art. 600 bis comma 2 o 609 quater Non vi è concorso di reati nel caso di organizzazione del viaggio per sé e conseguente fruizione di prestazioni sessuali, giacché non è integrato il reato di cui all'art. 600-quinquies e la condotta va ricondotta al solo reato di cui all'art. 600-bis.2, ovviamente nel caso in cui il minore abbia tra i quattordici ed i diciotto anni, altrimenti sussiste il reato di cui all'art. 609-quater. Diverso è il caso in cui il fruitore delle prestazioni sessuali organizzi anche il viaggio di altri, oltre al suo: in questo caso egli risponderà di entrambe le fattispecie, laddove il reato di cui all'art. 600-quinquies gli verrà imputato solo per la condotta di “etero-organizzazione” (Mantovani, 2013, 482; in questi sensi, Cass. III, n. 42053/2011 con note di Paesano e Mengoni, cit.). Con il reato di cui all'art. 600 bis comma 1 Colui che non solo organizza il viaggio, ma effettua un'attività di concreto collegamento tra il turista e specifici minori che dovranno prostituirsi (per esempio, facendoli scegliere al cliente da un catalogo) commette anche il reato di favoreggiamento ovvero sfruttamento della prostituzione minorile; in quest'ultimo caso, si pensi all'organizzatore che percepisca, oltre all'eventuale compenso per il viaggio, anche quello per la “messa a disposizione” del minore (Paesano, cit.; Cass. III, n. 44153/2001 con nota di Picardi, cit.) a) Con il reato di cui all'art. 601. Secondo la dottrina (Giangreco, cit.), il reato di tratta di cui all'art. 601 finalizzata allo sfruttamento della prostituzione minorile è interamente assorbito in quello di cui all'art. 601-quinquies b) Con il delitto di pornografia minorile (art. 600 -ter). Non è configurabile il concorso tra il reato di detenzione di materiale pornografico ed il reato di pornografia minorile, dovendo applicarsi, in virtù della clausola di riserva di cui all'art. 600-quater, la più grave fattispecie di cui all'art. 600-ter, rispetto alla quale la detenzione costituisce, quindi, un post factum non punibile (Cass. III, n. 29883/2015, con nota di La Muscatella, cit.; in termini Cass. III, n. 38381/2015). Con il reato di cui all’art. 601 Secondo la dottrina (Giangreco, cit.), il reato di tratta di cui all’art. 601 finalizzata allo sfruttamento della prostituzione minorile è interamente assorbito in quello di cui all’art. 600-quinquies. Pene accessorieCfr. sub art. 600-septies.2. PrescrizioneAi sensi dell'art. 157 co.6, il termine prescrizionale di questo reato è raddoppiato. Per le novità introdotte dalla l. 23 giugno 2017, n. 103, che, novellando l'art. 158, ha previsto un nuovo termine di decorrenza della prescrizione quando il reato sia stato commesso dopo il 3 agosto 2017, v. sub art. 600. Sanzione amministrativa per gli operatori turisticiL'art. 17 l. n. 38/2006 ha previsto l'obbligo, sanzionato in via amministrativa, per gli operatori turistici che organizzano viaggi all'estero, di indicare nella documentazione pubblicitaria e nei documenti di viaggio la chiara avvertenza che la prostituzione o la pedopornografia, anche se commessi all'estero, sono puniti in Italia. Profili processualiGli istituti Il reato è procedibile d'ufficio e di competenza del trib. collegiale; le indagini, a norma dell'art. 51 co. 3-quinquies c.p.p., sono di competenza del P.M. presso il tribunale del capoluogo del distretto nel cui ambito ha sede il giudice competente. Per i reati commessi all'estero, cfr. sub art. 604. Per il reato in discorso: a) è possibile disporre intercettazioni; b) è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza. c) è possibile il fermo; d) è consentita l'applicazione della custodia in carcere e delle altre misure cautelari personali. Vigono le presunzioni relative di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere (art. 275 co. 3 c.p.p.). e) non è possibile il patteggiamento cd allargato (art. 444 co. 1-bis c.p.p.). L'art. 1, comma 56, l. 23 giugno 2017, n. 103, pubblicata nella G.U. n. 154 del 4 luglio 2017, nel reinserire nell'ordinamento la possibilità del concordato in appello (art. 599-bis c.p.p .), lo esclude per il reato in commento (co. 2). f) Vi è l'obbligo, per il P.M., di notiziare il trib. per i minorenni (art. 609-decies) g) In relazione anche al reato in disamina, sono possibili le attività sotto copertura , su cui v. sub art. 600-bis. c.p. BibliografiaLanna, Turismo sessuale, in ilPenalista.it, 14 giugno 2018; Mengoni, Turismo sessuale: chi organizza il viaggio soltanto per sé non commette il reato, nota a Cass. III, n.42053/2011, in Cass. pen. 2012; Paesano, Un primo pronunciamento in materia di viaggi organizzati finalizzati all’utilizzo di prostituzione minorile, nota a Cass. III, n.42053/2011, in Cass. pen. 2012; Picardi, Sui rapporti tra il nuovo reato di iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies c.p.) e il delitto di lenocinio, nota a Cass. III, n.44153/2001, in Giur. merito 2003; Giangreco, Il traffico di minori stranieri non accompagnati (msna) e il sistema di accoglienza dopo la l. 4 aprile 2017, n. 47, in Cass. pen., fasc. 8, 3094. |